WHiP: un ambiente digitale per la partecipazione dei cittadini
E’ online WHiP, piattaforma per la mappatura interattiva e collaborativa della Città di Latina
I risultati delle ricerche sul campo effettuate sulle aree del progetto Upper, oltre che le caratteristiche dei territori limitrofi alle aree e alcune componenti fondamentali dell’intero territorio comunale possono essere da oggi visualizzate e analizzate attraverso la piattaforma WHiP, realizzata dal Laboratorio di Progettazione del Territorio del Ce.R.S.I.Te.S., coordinato dal responsabile scientifico prof. Alberto Budoni e dal coordinatore tecnico Ing. Gianluca Vavoli.
Questo strumento permette di mettere in comunicazione e condividere informazioni non solo con i tecnici e professionisti che seguono il progetto UPPER, ma anche con i fruitori degli spazi stessi, con i cittadini e gli abitanti del territorio comunale. L’opportunità di diffondere e rendere fruibili i dati consente
Una delle prerogative dei progetti europei è costituire un investimento che possa portare un beneficio alla qualità urbana e allo sviluppo locale, ma anche un traino per altre amministrazioni a livello nazionale ed europee. Il progetto europeo UPPER si propone quindi come un incubatore di soluzioni innovative sociali, ambientali, economiche e la piattaforma WHiP come uno degli strumenti chiave che possono favorire lo scambio di buone pratiche di gestione del territorio ma soprattutto sull’uso delle NBS (Nature Based Solutions) e sulla valorizzazione che apportano alle Infrastrutture Verdi e Blu.
La piattaforma si presenta con una grafica e una fruibilità accessibile e user friendly. Offre come prima cosa la possibilità di visualizzare una mappa di base, come ad esempio le immagini da satellite di Google o altre cartografie. Aprendo il menù nella parte laterale dello schermo apparirà l’elenco dei layers, ovvero dei livelli di oggetti e informazioni georeferenziate che possono essere visualizzati nella mappa nella loro posizione reale. I livelli possono contenere al loro interno punti, linee e poligoni più complessi che definiscono aree geografiche identificabili.
A seconda delle finalità potranno essere richiamati diversi layers e con uno zoom potrà essere aumentata o diminuita la scala di dettaglio. Tramite il comando informazioni possono essere selezionati gli elementi di un layer e visualizzare una descrizione dell’oggetto selezionato. Nella finestra di descrizione che appare dopo l’interrogazione saranno presenti le coordinate del punto, un breve testo illustrativo e in alcuni casi anche delle fotografie esplicative.
Con l’obiettivo di favorire la partecipazione degli utenti della piattaforma alla progettazione delle aree Upper, si sta studiando per l’ambiente digitale sopra descritto l’inserimento di un ulteriore ambiente interattivo, a cui si potrà accedere cliccando sull’icona 3D del menù laterale. Sullo schermo apparirà un’immagine che inquadrerà l’area UPPER selezionata in 3D, dove sarà possibile intervenire simulando una progettazione, grazie all’ausilio di una libreria di oggetti tridimensionali (arredi urbani, verde, percorsi pedonali, aree attrezzate per il gioco e per lo sport) che potranno essere visualizzati, scelti e poi inseriti nell’area di intervento.
Si tratta di un obiettivo che sarà perseguito attraverso l’elaborazione delle immagini delle aree e degli oggetti della libreria mediante l’utilizzo di software open source. Questi ultimi, per loro concezione finalizzati a rendere aperti e fruibili strumenti e contenuti per una condivisione della conoscenza, consentiranno anche all’utente meno esperto di agire con facilità all’interno delle aree per elaborare delle proposte di allestimento degli spazi.
Questo permetterà l’acquisizione, tramite la piattaforma WHiP, delle idee dei cittadini che così verranno rappresentate e condivise in un luogo virtuale. Tali idee, discusse insieme a quelle raccolte e prodotte nell’ambito dei laboratori di co-progettazione, restituiranno al cittadino un potere di iniziativa nella definizione dello spazio urbano, inteso e sentito come bene comune di cui le amministrazioni e i tecnici dovranno tenere conto.
Contributo di Francesco Vetica e Nice Canari, componenti del gruppo di lavoro di Ce.R.S.i.Te.S. Sapienza Università di Roma