Il progetto di Piazza Ilaria Alpi con le soluzioni basate sulla natura

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Il progetto  UPPER sperimenta nella città di Latina, oltre alla costruzione di tre parchi produttivi (vivai), la rigenerazione di diverse aree verdi incolte situate in quartieri periferici, di cui migliorerà la qualità, l’accessibilità e la fruibilità attraverso la co-produzione e la sperimentazione di soluzioni basate sulla natura.

Piazza Ilaria Alpi è una di queste aree: situata nella zona sud-est della città, rappresenta un sito dimostrativo per la piantumazione di nuove specie vegetali che contrastino l’aumento della temperatura, legato all’effetto isola di calore.
Si distingue dagli altri siti per alcune sue qualità morfologiche e urbane ben definite: si tratta infatti di un’area verde dalla forma rettangolare di fronte la nuova chiesa di Santa Chiara, e caratterizzata sui restanti tre lati da quinte di palazzi con funzione mista, commerciale nei porticati del piano terra e residenziale ai piani superiori. Il perimetro dell’area è definito da strade locali con parcheggi a raso.

La piazza, inserita in una zona residenziale-popolare, dialoga con la limitrofa e storica piazza Moro. Già da diversi anni, benché non fruibile in quanto priva di qualsiasi arredo o percorso o funzione, la piazza si è radicata nel cuore dei residenti del quartiere, spingendoli a formare il comitato “Parco degli Elleni”, ora comitato Piazza Ilaria Alpi. Negli anni scorsi il comitato, affiancato dagli architetti progettisti Magrini Andrea, Policriti Giovanni e Tossici Mauro,  ha intrapreso un percorso partecipativo che ha coinvolto attivamente sia adulti che bambini portando alla redazione di una proposta progettuale di riqualificazione dell’area, poi donata al Comune di Latina.

Il progetto donato dai cittadini al Comune di Latina

Il progetto prevede un’organizzazione dello spazio in diverse aree funzionali, distribuite sulla superficie attraverso un sistema di percorsi che dialogano con i porticati dei palazzi e creano al centro del sito una piccola piazza pavimentata, determinando un sistema connettivo e luoghi di sosta con sedute per la permanenza dei fruitori.

Ciascuna delle aree era stata definita con una specifica vocazione e funzione: un campo da basket; una cavea a una quota ribassata per eventi all’aperto; un’area per lo sgambamento cani; uno spazio attrezzato per il gioco dei bambini; un’area per lo sport all’aperto; diverse aree verdi con prati e alberi. Inoltre una pensilina coperta attraversava diagonalmente lo spazio segnando una gerarchia tra i diversi percorsi e garantendo, insieme alle alberature previste, un ombreggiamento adeguato, avendo come punto di riferimento il campanile della Chiesa di Santa Chiara (Fig. 1).

Fig. 1 Progetto di sistemazione della piazza degli architetti Magrini Andrea, Policriti Giovanni e Tossici Mauro

Questa esperienza partecipativa è stata valorizzata e recepita dal Comune che ha avviato nel novembre scorso un intervento che ha portato alla realizzazione di una prima parte del progetto donato, in particolare dell’area attrezzata per il gioco dei bambini, inaugurata dal Sindaco di Latina nel febbraio scorso.

Tale area attrezzata, unitamente alla piantumazione degli alberi del progetto “Million Tree Project” donati dalla comunità Sikh e dislocati secondo i percorsi del progetto sopra descritto, rappresentano gli interventi ad oggi realizzati.

Gli sviluppi con il progetto UPPER 

Nell’ambito del progetto UPPER il gruppo Ce.R.S.I.Te.S della Sapienza Università di Roma con la collaborazione dei partner Fondazione Caetani, Parco Nazionale del Circeo, Tesserae e Labirinto ha elaborato una proposta progettuale aggiuntiva fondata sull’applicazione di NBS. La nuova proposta tiene conto del progetto donato dal comitato Piazza Ilaria Alpi, e delle essenze arboree già presenti, in questi anni curate dai residenti.

Inoltre ampia considerazione è stata dedicata alle osservazioni critiche e alle proposte degli abitanti del quartiere. Il processo di riqualificazione dell’area prevede la partecipazione di cittadini, scuole, associazioni e comitato di quartiere nell’ambito di un apposito patto di collaborazione che è stato firmato con il Comune di Latina e gli altri partner del progetto. Il processo partecipativo, che ha come obiettivo la gestione condivisa delle soluzioni basate sulla natura, ha visto coinvolti i cittadini e gli studenti della vicina scuola Celli in incontri pubblici e laboratori didattici di co-progettazione.

L’ipotesi di sistemazione (Fig.2) ha come obiettivo principale quello di armonizzare le previsioni del progetto dei Giovani Architetti Pontini con la necessità di utilizzare NBS adeguate agli obiettivi del progetto Upper. Di notevole rilevanza per l’ipotesi è la considerazione delle relazioni che lo spazio verde della piazza ha con il territorio circostante. In particolare con le due aree ai lati della chiesa, ovvero sulla sua destra il boschetto di eucalipti e sulla sua sinistra lo scorcio panoramico sui monti Lepini. Da queste relazioni sono stati ideati gli interventi che consistono nella creazione di un boschetto di piante autoctone finalizzato a riprodurre un ambiente tipico della vegetazione preesistente alla bonifica integrale, di uno spazio adatto per spettacoli e riunioni assembleari sostitutivo della cavea prevista dal progetto di riferimento, di due zone di concentrazione delle acque piovane e di un’area con piante autoctone da frutto.

Fig. 2 Ipotesi di sistemazione dell’area elaborata dal Gruppo di lavoro del Ce.R.S.I.Te.S.

 

Nello specifico, lo spazio per riunioni è costituito da un rilevato di altezza massima di due metri che degrada fino alla quota del piano di campagna seguendo la direzione che consente di godere dello scorcio panoramico sui monti Lepini. La “collina”, ispirandosi alle soluzioni swale e rain garden, permette la concentrazione delle acque di pioggia nel sottosuolo attraverso la sua stessa superficie a prato e in due punti in cui saranno collocate delle piante igrofile. Questo tipo di soluzione consente di ridurre le necessità di irrigazione e di sostenere lo sviluppo delle piante autoctone da frutto che contornano il rilevato, costituendo una quinta arborea che concentra l’attenzione sulla scena di cui il fondale è il panorama dei Lepini.

La sistemazione complessiva dell’area mantiene la struttura dei percorsi pedonali del progetto donato, trovando nuova collocazione al campo di basket, arretrato per lasciare spazio al boschetto, e ipotizzando ai lati dell’attuale spazio giochi, un’area sgambamento cani e un’area di attività didattiche per i bambini.

La nuova proposta cura anche gli aspetti legati alla fauna, adottando un metodo di piantumazione delle essenze che renderà il sito potenzialmente idoneo a più specie animali. In particolare nell’area del boschetto con piante autoctone si potranno inserire batbox (case per i pipistrelli) e cassette nido, mentre la struttura vegetazionale complessa e a strati, con diversi tempi di fioritura, garantirà sostentamento a una varietà di specie di invertebrati e conseguentemente di vertebrati.

Al fine di verificare la fattibilità degli interventi proposti sono state effettuate le opportune analisi e valutazioni geotecniche.

L’ipotesi di sistemazione, già condivisa con gli Uffici tecnici comunali, sarà portata all’attenzione dei cittadini tenendo conto di quanto emerso dall’incontro a cui si è accennato precedentemente. In particolare le loro richieste e osservazioni hanno riguardato: l’area sgambamento cani da dislocare in un’area distante da quella attrezzata per il gioco dei bambini, possibilmente in prossimità del boschetto; la necessità di un sistema di irrigazione e di illuminazione ad oggi mancanti; la proposta di quattro aiuole dedicate alle deiezioni dei cani provviste di apposita cartellonistica da collocare ai quattro angoli della piazza; l’integrazione di sedute e viali; la richiesta di uno spazio multifunzionale dedicato al gioco a contatto con elementi naturali nell’area didattica per bambini.

La co-progettazione con i bambini

Per quanto concerne l’area didattica dedicata ai bambini, questa è oggetto di gestione condivisa nell’ambito del patto di collaborazione che vede come soggetto attuatore il Comitato Ilaria Alpi e come partecipanti il Comune di Latina, L’Istituto Comprensivo Torquato Tasso, le Associazioni Bici X Umanità e Ringrazio Prego e Dono, oltre ai partner del progetto Upper Cooperativa Labirinto e Parco Nazionale del Circeo. La co-progettazione delle soluzioni da adottare in questa area è stata avviata nel mese di maggio 2021 con un laboratorio didattico rivolto alle classi della scuola dell’infanzia del plesso Celli dell’Istituto Tasso, promosso dal partner Labirinto con la collaborazione del Ce.R.S.I.Te.S. e di Tesserae. In tale occasione i bambini dai 3 ai 5 anni hanno esplorato lo spazio oggetto di intervento ed hanno proposto soluzioni basate sulla natura utili a trasformare la porzione di piazza attualmente inutilizzata in una zona dedicata al gioco e all’apprendimento a contatto con la natura. Le proposte emerse dal laboratorio di co-progettazione guidata dai bambini sono sintetizzate nella mappa riportata in figura 3.

Il progetto potrà essere integrato e arricchito da ulteriori incontri e laboratori di co-progettazione da programmare con la cittadinanza e si avvarrà del supporto della piattaforma WHIP, già attiva da diversi mesi, tramite la quale sarà possibile rappresentare e condividere in un luogo virtuale le idee dei cittadini attraverso un ambiente interattivo in fase di attivazione.

Fig. 3 Mappa del laboratorio di co-progettazione con i bambini delle scuole materne dei plessi Celli e Aleramo